Nei giorni 21 e 22 novembre si è svolto, nella bellissima cornice dell’ Hotel Santo Stefano Spa Relais di Sandigliano in provincia di Biella, il convegno AMITAP 2019 dal titolo “L’IMPORTANZA DELLA MANUTENZIONE NEL MONDO DEL PLASTIC FREE – Solide basi tecniche , normative e commerciali per un mercato in pieno sviluppo.
Numerosa la partecipazione che ha permesso l’ingresso di nuovi iscritti, ad oggi si contano oltre 50 aziende specializzate nella Manutenzione di impianti trattamento acqua potabile.
Un obiettivo, ha detto il suo presidente Luigi da Ros, che consente di dare, agli utenti finali, migliori soluzioni in termini progettuali di installazione e vantaggiose soluzioni economiche.
Amitap da anni si impegna a divulgare la cultura della sicurezza sul trattamento impianti di acqua potabile stimolando lo scambio di esperienze tra le aziende associate mediante incontri mirati come questo.
Amitap da sempre collabora con il Ministero della Salute e Istituto Superiore della Sanità partecipando, insieme da altre associazioni, a tavoli di lavoro come quello per la realizzazione delle Linee guida del DM 25/2012 che stabilisce le prescrizioni tecniche relative alle apparecchiature per il trattamento delle acque destinata al consumo umano.
Da Ros ha ricordato il Registro d’Impianto con i suoi allegati, fiore all’occhiello di Amitap, strumento indispensabile per la trasparenza delle installazioni, indispensabile per i tecnici qualificati nel settore e una sicurezza per il consumatore finale.
“Il 2020 – ha concluso Luigi Da Ros – sarà per l’Associazione AMITAP la grande occasione per mettere in campo le proprie idee e la propria professionalità che da anni la distingue”.
Numerosi gli interventi dei relatori che hanno animato il dibattito. La Dott.ssa Rossella Colagrossi ha parlato del Piano Sicurezza per gli impianti di trattamento dell’acqua dal punto d’uso ove non esiste un responsabile OSA.
Il mezzo più efficace per garantire la sicurezza dell’acqua fornita è l’utilizzo di un piano di sicurezza dell’acqua di tipo preventivo, il tutto mediante la valutazione e gestione globale del rischio. Perché applicarlo ad un POU (Point of Use – Punto Di Utilizzo), come predisporre un Piano di Sicurezza, come usare un PSA o Piano di Sicurezza dell’Acqua nella propria attività lavorativa.
Sul Piano Sicurezza è intervenuto anche Livio Busana, consigliere Amitap, riportando le linee guida del Piano Sicurezza dell’associazione. “Una pietra miliare resta il DM 25/2012 – ha puntualizzato Busana – riguardante gli impianti di trattamento a 360 gradi, che fa trait-d’union tra DM 31/01 che parla dei parametri dell’acqua, il DM 174/04 che parla di materiali a contatto con l’acqua e il Reg 852/04CE che è il codice alimentare. E’ infatti sulla base di questo caposaldo che dobbiamo sviluppare il pensiero per operare in modo corretto.
Ovviamente un amministratore di condominio, un dirigente scolastico o
di una palestra non ha le competenze per potersi districare nelle corrette operazioni per non incappare poi in problematiche con utenti o organi di controllo.
Questo per i centri tecnici specializzati operanti nel settore del trattamento delle acque potabili – ha concluso Busana – deve diventare non un onere ma un punto di forza che differenzia e nobilita la categoria.”